Il Ciclo di Contatto ed il Ciclo di Relazione in Psicoterapia della Gestalt

La Psicoterapia della Gestalt è un modello di psicoterapia post-analitico che integra aspetti derivati da diversi approcci terapeutici mirando ad una visione olistica dell’essere umano. Alla base di questo approccio c'è l'osservazione fenomenologica (nel qui ed ora, così come accade) del comportamento umano mentre interagisce con l'ambiente circostante (persone, lavoro, relazioni, interessi ecc.). La teoria della Gestalt ha definito alcune modalità attraverso cui le persone entrano in contatto con i propri bisogni ed propri obiettivi e provano a soddisfarli. Tutto avviene al confine di contatto definito come il limite di demarcazione tra cosa è interno (Io) e cosa è esterno (altro da me). Attraverso il Ciclo di contatto si identificano le modalità con cui la persona fa esperienza al confine di contatto. Con le fasi del Ciclo (sensazione, consapevolezza, mobilizzazione delle energie, azione, contatto, soddisazione del bisogno, nuova fase di ritiro) l’individuo entra in contatto con l’ambiente e soddisfa il suo bisogno in modo consapevole.



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Con il ciclo di contatto proposto da Zinker (1977) si ha una prima definizione di quella che diventerà una gliglia di lettura dei meccanismi di funzionamento del comportamento umano per la Psicoterapia della Gestalt. Il ciclo di Contatto (rappresentato sopra) da una prima definizione  delle fasi che l’essere umano attraversa nel suo processo di soddisfazione di un bisogno o autorealizzazione. Siamo, dunque, di fronte al tentativo di osservare il singolo atteggiamento o comportamento in una determinata situazione per divenirne consapevoli in ogni sua fase. Non è il tentativo di descrivere il funzionamento dell'individuo tout court, bensì la possibilità di divenire consapevoli del singolo processo psicologico che si manifesta durante una determinata esperienza. Zinker persentava tale modello con un esempio sulla fame: "sento una sensazione nello stomaco, mi accorgo che ho fame ho fame, ne divento consapevole, mi attivo per trovare qualcosa da mangiare, mangio (azione/contatto), sono sazio (soddisfazione) e mi dedico ad altro".

A partire da questa prima griglia di lavoro, negli anni successivi, si è lavorato per rendere il modello più completo ed originale. Erving e Miriam Polster prima e successivamente Maria Menditto e Filippo Rametta si sono diretti verso un approccio più propriamente relazionale, evidenziando quanto le relazioni siano fondamentali nel processo di definizione della personalità e del comportamento diell'individuo.Il modello più conosciuto presentato dalla Psicoterapia della Gestalt Psicosociale  è il Ciclo di Relazione.


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In questo modello vengono aggiunte delle fasi fondamentali per leggere il modo in cui ogni persona fa esperienza nella vita. Le modifiche vengono apportate soprattutto sella seconda parte del modello, dove vengono inserite delle nuove fasi al posto dell'unica fase della soddisazione del ciclo di Zinker. Il Ciclo di Relazione privilegia l'elemento della della relazione nei rapporti, evidenzia i modi con i quali le persone entrano in contatto tra di loro, prevede delle fasi (tensione attivatrice, consapevolezza, attivazione delle risorse) che ci guidano verso una relazione piena ed efficace con l'altro o con il gruppo, e delle fasi seguenti (assimilazione, integrazione, identità) che ci aiutano a mettere a fuoco ciò che abbiamo fatto, la relazione, il contesto, e ci conducono gradualmente a interiorizzare l'esperienza. Il lavoro "successivo" all'azione consolida la nostra sicurezza interiore ed il senso di apprtenenza e di connessione con l'altro (Menditto M., 2008).
Questa griglia di lettura espone ciclicamente le fasi in cui ognuno di noi si trova quando vive un'esperienza. In ogni fase di questo ciclo posso emergere delle difficoltà o incapacità a portare a termine il porpio obiettivo pienamente. Questo accade perchè emergono modi di agire, pensare, compormportarsi che bloccano in qualche modo il processo. I terapeuti e ricercatori della Gestalt hanno definito questi meccanismi "Resistenze". Queste possono intervenire in ogni momento del ciclo e fare in modo che non si arrivi più tanto semplicemente a soddisfare il propio bisogno o obiettivo.



Bibliografia


Menditto M., 2008. Comunicazione e relazione. Come gestire i dialoghi e legami nel quotidiano. M. Menditto, Ed. Erickson

Zinker, Joseph, (1977) Creative Process in Gestalt Therapy. New York: Brunner/Mazel Publishers.