Lo stress: tra ritmi frenetici e mancanza di consapevolezza

Cos'è lo stress?

Lo stress è una complessa reazione di risposta di tutto l’organismo (psico-fisico-emotivo) come risposta di adattamento a situazioni, avvenimenti ed eventi vissuti come minacciosi o destabilizzanti. Ognuno di noi può avere elementi stressogeni (stressors) diversi ma i modi di reagire a livello psicofisico sono sostanzialemtne gli stessi. Una situazione stressante può produrre una serie di sintomi che rendono le normali attività quotidiane molto difficili da affrontare. Questi si possono raggruppare in tre aree: sintomi comportamentali, sintomi emozionali e sintomi cognitivi.

Sintomi comportamentali

  • Digrignare i denti
  • Irritabilità
  • Uso di sostanze che creano dipendenza
  • iperfagia (mangare troppo) o ipofagia (mangiare toppo poco)
  • Proiezione (critica degli altri)
  • difficoltà di concentrazione
  • isolamento sociale

Sintomi emozionali

  • Tristezza
  • Dolore psichico
  • Percezione di essere pressato
  • Ansia
  • Rabbia
  • Solitudine
  • Tensione (sentirsisi essere sul punto di esplodere)
  • Importenza
  • Agitazione

Sintomi cognitivi

  • Problemi a pensare in maniera chiara
  • Difficoltà a prendere decisioni
  • Dimenticare le cose o distrarsi facilmente
  • Pensiero di scappare via
  • Mancanza di creatività
  • Preoccupazione costante
  • Perdita di memoria
Lo stress per periodi prolungati può portare a sintomi ancora più gravi e conformarsi sottoforma di disturbo. In Psicopatologia vi sono diverse categorie di disturbi in cui si manifesta lo stress e dove l'aver vissuto un evento traumatico riveste un ruolo centrale.
La caratteristica essenziale del disturbi da stress è lo sviluppo di ansia, angoscia, sintomi dissociativi, sintomi fisici e psicosomatici che si manifestano, in fase acuta entro entro 4 settimane dall’evento traumatico (disturbo acuto da stress). Lo stress, inoltre, può essere di tipo post-traumatico e cumulativo.
Il disturbo post-traumatico da stress (PTSD) si manifesta dopo almeno dopo un mese dall’evento critico e causa disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti. E può differenziarsi in:
  • Acuto: qualora la durata dei sintomi è inferiore ai 3 mesi
  • Cronico: se la durata dei sintomi è superiore ai 3 mesi
  • Ritardato: l’esordio dei sintomi avviene almeno 6 mesi dopo l’evento traumatico

Inoltre abbiamo la definizione dello stress cumulativo e di burnout che comprende: stress da eventi frustranti cumulativi (amarezza, delusione, frustrazione etc.) o da traumatizzazione vicaria sostenute per lungo periodo. Si possono rilevare 3 principali dimensioni del burn out:  esaurimento emotivo, depersonalizzazione e ridotta realizzazione personale, idee negative su di sé.


Come agire sullo stress

Il percorso di psicoterapia aiuta le persone a rientrare in contatto con se stesse, a riprendersi quello spazio per respirare bene, per elaborare le difficoltà che la vita presenta ogni giorno.
Il ruolo terapeutico del "riprendersi il proprio spazio" può fungere da elemento riparatore, da collante per le parti frammentate dell'io, per riacquisire fiducia in se stessi e negli altri. Tra gli obiettivi di chi vive una vita fortemente stressante può esserci quello di sentire/ritrovare un "ground" (campo, fondo) stabile e cioè la capacità percepirsi ben saldo, sostenuto, visto, riconosciuto.
Il lavoro con il terapeuta serve a fare in modo che il ground stabile possa far emergere gli elementi stressogeni ed elaborarli in terapia in uno spazio di sostegno e comprensione facilitando il normale processo dell'essere umano di resilienza.