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Il valore dell'esperienza

2025-03-10 14:08

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Psicoterapia della gestalt,

Il valore dell'esperienza

Le esperienze che ognuno di noi vive sono uniche ed irripetibili.

Le esperienze di vita: un viaggio unico verso la consapevolezza di sé


Ogni esperienza che viviamo è unica e irripetibile. Che sia positiva o negativa, essa si realizza nell’istante presente, lasciando un’impronta profonda nella nostra memoria e influenzando il nostro percorso di crescita personale. La vita, infatti, è un susseguirsi di momenti che ci plasmano, che danno forma alla nostra identità e che ci permettono di evolvere nel tempo.


Per comprendere realmente il modo in cui viviamo e affrontiamo le diverse situazioni, è fondamentale acquisire consapevolezza del proprio vissuto attraverso molteplici livelli: sensoriale, emotivo, corporeo e cognitivo. L’integrazione di questi aspetti ci consente di sviluppare una maggiore comprensione di noi stessi, migliorando la qualità della nostra esistenza e il nostro benessere psicologico.


Il ruolo della consapevolezza nel processo terapeutico

Spesso, nel frastuono della vita quotidiana, ci troviamo a reagire agli eventi senza fermarci a comprendere ciò che realmente proviamo. Le emozioni possono travolgerci, i pensieri possono confonderci, il nostro corpo può manifestare tensioni o sintomi che non sappiamo interpretare. In questo contesto, la consapevolezza diventa uno strumento essenziale per connetterci con noi stessi, accogliendo ogni esperienza con apertura e senza giudizio.


La terapia della Gestalt pone al centro del suo approccio proprio questa consapevolezza, invitando la persona a esplorare il proprio mondo interiore in modo autentico e profondo. L’obiettivo è raggiungere un’integrazione armoniosa tra mente, corpo e anima, affinché ogni individuo possa sentirsi in equilibrio, in contatto con le proprie emozioni e capace di vivere pienamente.


Il coraggio di essere se stessi

Uno degli aspetti più trasformativi del lavoro terapeutico è la riscoperta del coraggio di essere. Troppo spesso, infatti, ci adattiamo a schemi imposti dall’esterno, reprimiamo parti di noi per paura del giudizio o evitiamo di esplorare nuove possibilità per timore dell’ignoto. La Gestalt incoraggia a uscire da queste rigidità, permettendo alla persona di riconnettersi con il proprio sentire autentico e di sperimentarsi nel mondo con maggiore libertà e responsabilità.


La responsabilità, in questo contesto, non è intesa come un peso, ma come la capacità di rispondere consapevolmente alle proprie esperienze e scelte di vita. Accettare ciò che siamo, con le nostre luci e ombre, ci consente di vivere con maggiore senso e significato, aprendoci alla possibilità di cambiamento e crescita.


Un percorso verso l’autenticità e il benessere

Il cammino verso la consapevolezza e l’integrazione di sé è un viaggio che richiede impegno, ma che porta con sé una profonda ricompensa: la possibilità di vivere con autenticità e pienezza. Attraverso la terapia della Gestalt, impariamo a stare nel presente, a riconoscere e accettare le nostre emozioni, a riscoprire il piacere di essere semplicemente noi stessi.


Ogni esperienza, anche la più difficile, può diventare un’opportunità di crescita se affrontata con consapevolezza e apertura. La vera trasformazione avviene quando smettiamo di fuggire da ciò che siamo e iniziamo ad abbracciare ogni parte di noi con amore e accettazione.



Aspetti psicologici  dell'epidemia da Corona virus

L’epidemia di Coronavirus sta diventando giorno dopo giorno sempre più presente nella vita della popolazione di tutto il mondo. Inizialmente il virus Covid-19 si era diffuso solamente in una regione della Cina, ma lentamente si è spostato anche in altre regioni e nazioni del mondo. Ad oggi il mondo sembra avviarsi ad una fase di paralisi produttiva, economica e sociale.  Una influenza epidemica, come la Covid19, ha un potenziale significativo di “contagio psicologico”. In  un precedente studio effettuato sulla SARS è stato dimostrato che la minaccia percepita dell'epidemia ha causato uno stress (psicologico) significativo in molti individui provenienti anche da paesi non direttamente colpiti (Iancu et al. 2005).  La velocità con cui sono state chiuse le attività commerciali e lavorative in genere ha lasciato poco spazio alla possibilità di adattamento. Sono molte le persone che hanno riscontrato problemi di adattamento verso una vita più riservata, lontano dal contatto sociale e dalla vita come la conoscevano.  In questa situazione di reclusione in casa si fanno i conti con l'angoscia e la paura, non solo del contagio ma anche di rimanere soli, lontani dalle persone care. Ma non tutti gli effetti psicologici delle epidemie infettive sono negativi. Ad esempio, dopo l'epidemia di Ebola, i sopravvissuti hanno riferito che un effetto positivo è stato l'aumento della fede in Dio (De Roo et al. 1998).  Allo stesso modo, uno studio sulla popolazione di Hong Kong ha dimostrato che anche in presenza di alcune delle risposte psicologiche negative al virus, c'è stato un aumento di aspetti di coesione sociale tra alcuni gruppi. Dallo studio emerge che più del 60% degli intervistati ha dichiarato di tenere di più ai sentimenti dei propri familiari e più del 30% ha ritenuto che i propri familiari e/o amici fossero più solidali. Inoltre, più del 60% degli intervistati hanno prestato una maggiore attenzione al loro stato di salute mentale, ad esempio prendendosi più tempo per riposare o facendo esercizio fisico (Lau et al. 2006). Dunque, in questi momenti dovremmo porre l'attenzione a quanto è importante nella vita di tutti i giorni poter stare insieme, condividere esperienze anche solo salutarsi e stringersi la mano, gesti che abbiamo dato per scotanti ma che oggi ci mancano più che mai. Qunado questo periodo sarà finito dovremmo ricordarci di queste mancanze per rendere la nostra vita piena di contatto, di espeirenze nuove e condivise con le persone che in questo periodo ci sono mancate. Aristotele e molti altri dopo di lui hanno definito l'essere umano come un animale sociale, è la nostra natura, e dunque l'auspicio è quello di diventare più consapevoli dell'importanza delle nostre relazioni.

Bibliografia

De Roo A., Ado B., Rose B., et al. (1998). Survey among survivors of the 1995 ebola epidemic in kikwit, democratic republic of Congo: Their feelings and experiences. Tropical Medicine and International Health;3:883–885.

Iancu I., Strous R., Poreh A., et al.: Psychiatric inpatients reactions to the SARS epidemic: An Israeli survey. Isr J Psychiatry Relat Sci 2005;42:258–262.

Lau J.T., Yang X., Tsui H.Y., et al. (2006). Positive mental health-related impacts of the SARS epidemic on the general public in Hong Kong and their associations with other negative impacts. JInfect; 53:114–124.

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" Capii che un uomo, oltre a vivere per il proprio bene personale, deve inevitabilmente contribuire al bene degli altri: se dobbiamo prendere un paragone dal mondo degli animali [...] allora occorre prenderlo dal mondo degli animali sociali, come le api" ( Lev Tolstoj )

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